giovedì 21 aprile 2011

...perché il destino è il pretesto dei falliti.

Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu hai fatto quello che volevi nella vita.

Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore.
Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,
affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro
è il risultato delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere.
Non amareggiarti del tuo fallimento
né attribuirlo agli altri.
Accettati adesso
o continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare
e che nessuno è così terribile per cedere.
Non dimenticare
che la causa del tuo presente è il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.
Apprendi dagli audaci,
dai forti
da chi non accetta compromessi,
da chi vivrà malgrado tutto
pensa meno ai tuoi problemi
e più al tuo lavoro.
I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore
e ad essere più grande, che è
il più grande degli ostacoli.

Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte
e finirai di essere una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino.
Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell'alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina,
deciditi e trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino

perché il destino
è il pretesto dei falliti.

martedì 29 marzo 2011

Carmen Consoli - Fino all'ultimo

Nausea

L'uomo è una passione inutile.

E' condannato ad essere libero, perché non si è creato da sé stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa.

Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere.

Che cos'è esistere? Bersi senza sete.

La mia verità, il mio carattere e il mio nome erano nelle mani degli adulti; ho imparato a vedere attraverso i loro occhi; ero un bambino, uno di quei mostri che gli adulti fabbricano con i loro rimpianti.

                                                 La società rispettabile credeva in Dio per evitare di doverne parlare.

Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole.

Più assurda è la vita, meno sopportabile è la morte.


giovedì 24 marzo 2011

...Altrove...

Però, (cosa vuol dire però)
Mi sveglio col piede sinistro
Quello giusto

Forse Già lo sai
che a volte la follia
Sembra l'unica via
Per la felicità

C'era una volta un ragazzo
chiamato pazzo
e diceva sto meglio in un pozzo
che su un piedistallo

Oggi indosso

   la giacca dell'anno scorso
che così mi riconosco
ed esco

Dopo i fiori piantati
quelli raccolti
quelli regalati
quelli appassiti

Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove

Io, un tempo era semplice
ma ho sprecato tutta l'energia
per il ritorno

Lascio le parole non dette
e prendo tutta la cosmogonia
e la butto via
e mi ci butto anch'io

Sotto le coperte
che ci sono le bombe
è come un brutto sogno
che diventa realtà

Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo

Applico alla vita
i puntini di sospensione
Che nell'incosciente
non c'è negazione
un ultimo sguardo commosso all'arredamento
e chi si è visto, s'è visto

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni

Lascio che le cose
mi portino altrove
altrove
altrove

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni

martedì 22 marzo 2011

Un uomo molto saggio un volta disse che...

...l'uomo è sostanzialmente possibilità. In effetti in questo momento potrei evitare di scrivere in un blog, ma lo faccio per allenare la mente e portarne fuori qualche pensiero in modo che sia meno affollata. Potrei guardare un film, mandare qualche messaggio, leggere un libro. Notate qualcosa in tutto ciò che ho detto? Bene, in ogni nostra attività è implicito un oggetto, che di fatto la determina. Potreste affermare che il puro "cogito" non abbia bisogno di un oggetto materiale ma...allora cosa pensereste?Non si può pensare qualcosa se prima non l'hai percepita in qualche modo. Comunque..torniamo alla possibilità. E' la gente e che mi da spunti su queste riflessioni, tutte esperienze estremamente quotidiane, giusto per far capire che la filosofia non è solo una "fortezza tra le nuvole". Ecco, molte persone che conosco affermano di non volersi impegnare sentimentalmente perchè così si precluderebbero tutte le altre possibilità, nonostante in quel momento abbiano una possibilità a portata di mano e anche piuttosto interessante. Interessante perchè? Perchè quella scelta non è detto che rimanga lì immobile, potrebbe diventare la scelta di qualcun altro o lei stessa scegliere qualcos'altro. Ed ecco che la categoria possibilità si ribalta: si ha sempre una serie infinita di possibilità, dunque si potrebbero testare in qualsiasi momento, mentre una sola possibilità, che potrebbe essere unica, non è infinita, come tutti noi è solo una "scalata verso il nulla".

mercoledì 9 marzo 2011


Tutto può essere calcolato, cosicchè nulla ci possa sfuggire. E' la regola fondamentale, ma appunto è regola. La genialità non è regola ma bensì eccezione, e dev'essere maneggiata con estrema delicatezza, a guisa di mistero. Nessuno può metterci parola, può solo a affidarsi a ciò che gli è più prezioso e senza la quale non potrebbe comprendere nulla di ciò che lo circonda, l'intuizione.
"...e d'un tratto capii che il pensare è degli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione.."